I Consorzi di tutela: “Un passo importante, l’obiettivo resta costruire la cultura del valore”
Il Consiglio dei Ministri, il 9 aprile, ha approvato un importante disegno di legge per la difesa dei prodotti agroalimentari italiani, un passo significativo nella lotta alle frodi, contraffazioni e pratiche scorrette che mettono a rischio la qualità e la reputazione del Made in Italy.
Il provvedimento introduce un ammodernamento profondo del sistema sanzionatorio nazionale in materia di agricoltura e pesca, rendendolo più proporzionato e incisivo. Tra le novità: l’estensione del reato di frode alimentare all’intera filiera produttiva, la possibilità di utilizzare strumenti come intercettazioni telefoniche e attività sotto copertura, e l’introduzione di un sistema di controlli e tracciabilità dedicato, ad esempio, alla filiera bufalina.
DOP e IGP al centro della strategia di tutela
Il disegno di legge riconosce esplicitamente l’importanza delle produzioni DOP e IGP, prevedendo un rafforzamento dei controlli in considerazione del loro impatto non solo economico, ma anche sociale e ambientale nelle aree di produzione.
Per chi, come noi dei Consorzi di tutela del Basilico Genovese DOP, dell’Olio Riviera Ligure Dop e l’Enoteca Regionale della Liguria, attraverso il programma Assaggia la Liguria, da anni lavora per promuovere e proteggere le denominazioni d’origine, si tratta di un segnale positivo e atteso. Il sistema delle DOP e delle IGP rappresenta una delle espressioni più autentiche del patrimonio agroalimentare italiano, frutto di una relazione unica tra territorio, sapere artigianale e filiera produttiva.
Consorzi di Tutela: educare per proteggere, la cultura contro le frodi alimentari”
Il DDL approvato è un atto dovuto e un passo importante verso una maggiore tutela delle produzioni italiane di qualità. Tuttavia, per essere davvero efficace, questo intervento normativo deve essere accompagnato dalla costruzione di una cultura diffusa del valore, che parta dal campo e arrivi fino alla tavola del consumatore. In questa sfida, i Consorzi di Tutela continueranno a fare la propria parte, promuovendo l’identità autentica delle produzioni liguri e italiane e chiedendo con forza che, accanto alle sanzioni, si costruisca una società più informata, più consapevole e più rispettosa del proprio patrimonio agroalimentare.
La vera sfida si gioca sul fronte della cultura agroalimentare: è fondamentale che i consumatori conoscano il significato di un marchio DOP o IGP, che sappiano distinguere un prodotto autentico da una copia, che comprendano il valore che queste produzioni rappresentano per l’ambiente, per le comunità locali e per l’economia nazionale.
Come Consorzi di tutela, siamo convinti che il sistema sanzionatorio previsto dal nuovo DDL rappresenti uno strumento essenziale per far emergere il valore reale dei prodotti certificati, scoraggiando frodi e contraffazioni e affermando un principio di giustizia: la tutela dei diritti della comunità dei produttori e dei consumatori. Non si tratta solo di punire chi danneggia il Made in Italy, ma di proteggere chi ogni giorno lavora con rigore, trasparenza e rispetto delle regole, e chi ha diritto di acquistare prodotti autentici e sicuri.
La vera battaglia si vince attraverso la cultura. Per questo, accanto all’azione legislativa e repressiva, riteniamo urgente investire in educazione alimentare, promozione territoriale, formazione degli operatori e valorizzazione delle identità produttive locali. Una società consapevole è una società più forte e più capace di difendere le proprie eccellenze.
Come Consorzi, da anni lavoriamo in questa direzione: promuoviamo percorsi didattici nelle scuole, sosteniamo iniziative culturali e collaboriamo con enti locali per raccontare il legame profondo tra prodotto, territorio e storia. Perché la conoscenza è il primo antidoto contro l’agropirateria, e solo attraverso una comunità informata possiamo costruire un sistema agroalimentare davvero giusto, competitivo e sostenibile.